GELATI!

GELATI!

Alla lenzuolata finale di brani (sette, il numero e la sequenza), un omaggio (senza sponsor) al 103 della Neumann.

Che cattura tutto ciò che serve, quando le voci si aprono, da fonatori impazziti, e surfano sul respiro.

La voce è polmonare.

Dei gelati abbiamo rispetto e stima (..), non l’ossessione di un Bene o di un Ashley (che chiude i “Canti del Salmone” con l’ultimo viaggio).

Noi, quelli da strada, da balera e galera, ci divertivamo a spaccarli, romperli, oggi ci abbiamo fatto pace.

In studio, quel 103 permette di riprodurre tutta la grana della voce, di rubare gli armonici, i vibrati, i salti, le inflessioni, i doppi (tripli) suoni.

Nell’era del photoshopping di ogni cosa, e della voce come un’altra fiction, l’ennesima, il 103 fotografa l’attimo, il silenzio, i pregi, i difetti, e ce lo consegna senza vie di fuga.

La voce è l’effetto.