MADE IN ITALY. SIMONE CATTANEO. 4/2/1974-10/9/2009-?

E’ sempre il giorno giusto per ricordare questo poeta Icaro metropolitano.
Generazionale, (de) generato dai sogni e dagli incubi che abbiamo (avevamo, avremo).
Cattaneo che sregola, in faccia e alla faccia della poesia che vorrebbe dire cose alte (etiche, belle).
Che racconta, facendoci suonare la voce, quello che vediamo e sentiamo senza convenzioni e convinzioni a mo’ di barriere.
«Cattaneo è crudele nel guardare in faccia la realtà, blasfemo nel mettere insieme tutte le dissonanze del vivere, non fa sconti nemmeno a se stesso quando carica le parole come proiettili e le affonda nella carne viva» (Nicola Vacca)
Abbiamo composto l’inno italiano con lui, quello nostro (non loro), cantato, una sinusoide impazzita, e lo diffonderemo in giro.
State attenti.
“Era il capocannoniere acclamato dei tornei di calcio dell’intero isolato
anche se riceveva la pensione di invalidità per totale cecità,
riusciva a spaccare il parabrezza di una macchina a mani nude senza tagliarsi,
aveva la pelle delle braccia flaccida come asfalto fuso
tutti i ragazzi non più alti di così
lo chiamavano Aladino perché risolveva ogni problema di vita con un buon consiglio..”


