Enomisossab feature Maiu
27 LUGLIO AL NUVOLARI LIBERA TRIBU’
La voce è lo strumento più vicino all’anima,il suono del sentimento e del pathos che i cantori identificano al soffio divino.Demetrio Stratos ne sapeva qualcosa.Ricercarne le potenzialità espressive,le inflessioni e le vibrazioni più recondite è il fine artistico primario di Enomìsossab,le sue tessiture canore sono soliloqui che evocano formule magiche e fonemi sciamanici simili ai canti di Tirva o ai mantra tibetani,ma non solo.”L’Ombra Di Mezzogiorno” allinea 8 monologhi,di norma accompagnati da parti per archi e synths,che sperimentano le variabili dell’intonazione vocale secondo la funzione ad essa assegnata,dal canto rituale all’accento parodistico alla satira politica che pur balza tra le righe dei testi mentre la voce si fa veicolo di oblique metafore e sentito tema di riflessione.
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