Futuro interRotto.
Douglas County, Georgia
“..Chiunque sia cresciuto nel ventesimo secolo sa che la scoperta e la conoscenza di una controcultura o di un movimento artistico richiedevano un viaggio: solo alcuni negozi di dischi usati o certe librerie trattavano il genere in questione, e anche per sapere cosa cercare occorreva la guida di coloro che erano venuti prima. Ottenere un simile aiuto significava mostrarsi degni di quel tempo e di quell’insegnamento. La poesia beat, la letteratura psichedelica, la musica pop giapponese e i dischi di John Cage non si trovavano con una semplice ricerca su Google: accumulare conoscenza e contenuti richiedeva tempo, e quel tempo era una parte ampia e necessaria dell’esperienza. Tutto ciò non si limitò a dare a queste “nicchie culturali” un carattere più elitario, ma contribuì a mantenerle più simili a pozze di marea che non a oceani: la loro staticità e la loro relativa oscurità le aiutò a diventare culture uniche nel proprio genere.
Quando ogni cosa viene resa accessibile all’istante mediante Google e iTunes, tutta la cultura assume un unico strato: il viaggio scompare e tutta la conoscenza viene portata nel presente. Nell’eternità breve non c’è tempo per preparare e per prevedere. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se ci si aggrappa agli stili musicali e alle mode della propria giovinezza: scoprirle ha richiesto un tipo di tempo – una molla particolare – che non è disponibile agli esploratori culturali di oggi.
Anche chi crea cultura ne è sprovvisto. Una nuova cultura non fa in tempo a nascere che viene scoperta dalla rivista di tendenza “Vice”; recensita dalla sezione “Style” del “New York Times”; mandata in onda su Mtv; trasformata in un libro, disco o film. Non c’è tempo perchè un artista o uno scenario crescano, a meno che non decidano di isolarsi per non essere notati..”
Douglas Rushkoff – “Presente continuo. Quando tutto accade ora.” (“Present Shock. When Everything Happens Now”)
Gruppo d’Improvvisazione Nuova Consonanza